Chi di voi non ha mai tenuto in una boccia uno di questi simpatici animaletti, magari vinto ai carrozzoni di una giostra?
E allo stesso tempo disperarsi perché al giorno seguente l'abbiamo visto galleggiare a pancia in su.
Ora se vogliamo evitare di fare le macabre scoperte del giorno dopo, sarà bene soffermarci su alcuni piccoli dettagli che ci permetteranno di mantenere in ottima salute per anni questi silenziosi e colorati ospiti delle nostre case.
Per prima cosa bisogna sapere che il pesce rosso è quasi esclusivamente vegetariano (da qui la sua predilezione per alimenti come pane e biscotti, che pero hanno la tendenza una volta in acqua a gonfiarsi e se ingeriti in modo eccessivo, a lacerare lo stomaco dei pesci), o per meglio dire è onnivoro con predilezione per i vegetali.
Ciò è estremamente vantaggioso per noi tutti, poichè ci permette di allevarlo con qualsiasi tipo di mangime liofilizzato che troviamo in commercio: attenzione però, perché il suo apparato digerente a volte può ammalarsi per questo motivo, in quanto il mangime commerciale è privo di scorie e può provocare delle infezioni intestinali che possono evolvere facilmente in peritoniti e provocare la morte dell'animale. Un pesce con problemi intestinali ha disfunzioni nel galleggiamento e tende a galleggiare a pancia all'aria come un palloncino, rimanendo però vispo e vivace, ma con il nuoto compromesso. A questo punto nella maggioranza dei casi l'animale è perduto; si può tentare tramite un'iniezione di antibiotico o altre medicine reperibili nei negozi specializzati o presso i veterinari, ma ripeto che a questo punto c'è poco da fare. Pertanto come di consueto vale la solita regola "prevenire è meglio che curare". Si, ma come?
Semplicissimo, facendo quello che abbiamo noi quando abbiamo l'intestino un po' pigro: fornendogli verdura lessata, in particolare spinaci e zucchine bolliti. Questo almeno una volta alla settimana. Pertanto al mangime commerciale di base, oltre alle suddette verdure, potremo integrare la dieta con qualche mosca o altro insetto che gironzola per la casa e anche qualche pezzo di lombrico che troveremo in giardino. I pesci devono essere nutriti almeno 2 o più volte al dì:
IMPORTANTE NON SOMMINISTRARE MAI CIBO OLTRE QUELLO CONSUMATO IN POCHI MINUTI, verdura a parte, la quale verrà sbocconcellata allegramente dal pesce rosso nel corso della giornata.
Le altre malattie possono essere dovute a funghi o a batteri e si manifestano con pinne chiuse o corrose e con macchie bianche sulle stesse o sul corpo. Qualsiasi negoziante può fornirci il rimedio adatto.
Altro fattore importante è la "casa" del nostro amico pinnuto: dovrebbe avere una capacità di almeno 5/10 litri (a seconda delle dimensioni del pesce) e deve avere forma di parallelepipedo, cioè un acquarietto. Le bocce sono da eliminare, sia perché essendo rotonde creano delle deformazioni alla colonne vertebrale, sia perché la superficie a contatto dell'aria è ridotta il che vuole dire poca ossigenazione equivalente ad una possibile morte per asfissia.
Per quanto riguarda il cambio dell'acqua, dovrà essere effettuato una volta al giorno, con l'acqua nuova possibilmente della stessa temperatura di quella contenuta nella vaschetta: ciò per impedire che possano insorgere infezioni di tipo fungino o batterico.
Con questo ho concluso riassumendo in poche righe i punti salienti per mantenere in buona salute questi simpatici e robustissimi animaletti.